territoriale sono occupati da montagne per il 35,2 % e da colline per il 41,6%, in cui sono raffigurate tutte le zone a rischio. I recentissimi nubifragi continuano a mietere vittime oltre a danni inestimabili per i veicoli, gli immobili e quant'altro in essi contenuti. Anche i capannoni, sono seriamente danneggiati se non distrutti, dai cicloni sempre più frequenti anche in Italia.
Cosa sta accadendo?
Accade ciò che è evidente, la natura è imprevedibile e lo stato di allerta con i piani della protezione civile, sono talvolta inefficaci e non per incapacità o minoranza di addetti ai lavori oltre ai volontari. La natura come predetto è imprevedibile e le previsioni, per quanto attendibili all'70 % non forniscono con esattezza quanti millimetri di pioggia si riversano sul suolo o sui fiumi ed in quanto tempo.
Cosa accadrà?
Si è pronunciato il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando: Stop a ogni ipotesi di condono edilizio.
In sintesi: Occorre maggiore difesa del suolo e la revisione per i reati ambientali.
In pratica si lavorerà nel prossimo immediato futuro sulla:
- limitazione del consumo del suolo con la riqualificazione del tessuto urbano;
- sulla normativa per la tutela dell’acqua;
- sulla revisione delle sanzioni in materia di reati ambientali.
Questi i tre principali obiettivi relazionati e presentati alle commissioni di Camera e Senato. Per istituire un piano di collaborazione tra Ministero e Regioni sulle principali criticità da affrontare, il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando ha già incontrato tutti gli assessori regionali all’Ambiente.
Attendiamo fiduciosi il prosiego delle attività.