cosiddetti interessi passivi oltre alle commissioni delle banche per l'intermediazione, i tributi di iscrizione e cancellazione ipoteca, la perizia del tecnico, la parcella del notaio, in una sola voce gli "oneri accessori".
Con la crisi iniziata già dal 2007 e che non molla a tutt'oggi nel 2016, le banche sono diventate molto selettive. Infatti per coloro che richiedono un mutuo al 50% risparmiano mediamente 50 punti base sul tasso finale rispetto a chi chiede un finanziamento dell'80% del valore della casa. Oggi possiamo affermare una classifica sui mutui in base alla richiesta del finanziamento. Nella fattispecie la differenza sui migliori mutui a tasso variabile oscilla dall'1,9% per mutui al 50%, al 2,4% per mutui all'80%, e supera il 3% per mutui oltre l'80 per cento. Il finanziamento previsto in quest'ultimo caso, è concesso solo da pochissime banche.

