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La materia, in tema di impermeabilizzazione delle coperture
piane od
inclinate, è molto vasta ed ogni azienda vanta le sue applicazioni, spesso garantendo i prodotti per 10 anni. Il quesito lo si affronta e risolve
definitivamente anche nel modo seguente (poni attenzione al particolare allegato ed alle descrizioni applicative):
1) Supporto strutturale di base monolitico (solaio di copertura esistente) in cls. armato.
2) Strato di pendenza in massetto di cls. realizzato in opera direttamente sul supporto di base monolitico con utilizzo di malta cementizia (sabbia e cemento) dosata in modo idoneo all'uso specifico.
Il massetto dovrà essere posato con la pendenza richiesta, tirato superficialmente a frattazzo e comunque rifinito e preparato per essere adatto a ricevere la posa dei successivi strati costituenti il sistema di copertura.
• Pendenza del massetto: 5 %.
• Spessore medio del massetto: 5 cm.
3) Strato d'imprimitura in soluzione bituminosa (base solvente) (
IMPERTENE PRIMER della IMPER ITALIA S.p.A.), stesa a rullo o a spazzolone,su tutta la superficie di copertura interessata dal sistema di copertura.
L'applicazione dello strato successivo avverrà solo dopo la completa essiccazione dello strato d'imprimitura (si consiglia comunque di attendere almeno 16-24 h).
4) 1° strato dell'elemento di tenuta in membrana elastoplastomerica prefabbricata, ottenuta per coestrusione di compound a base di bitume polimero plastomero, armata con NT di poliestere da filo continuo (
TOP S4 della IMPER ITALIA S.p.A.).
La membrana verrà posata in aderenza sullo strato precedente mediante termofusione del compound della faccia inferiore e saldata sui sormonti sempre per termofusione ottenuta con fiamma prodotta da bruciatore a gas propano.
Le sovrapposizioni delle giunzioni di saldatura dei teli della membrana saranno di 8-10 cm in senso trasversale (giunzioni laterali) e di 12-15 cm in senso longitudinale (giunzioni di testa).
5) 2° strato dell'elemento di tenuta in membrana elastoplastomerica prefabbricata, ottenuta per coestrusione del compound "Paralloy" a base resine metalloceniche a peso molecolare selezionato, disperse in bitume, armata con NT di poliestere da filo continuo (
PARALON NT4 PLUS della IMPER ITALIA S.p.A.).
La membrana verrà posata in aderenza sul 1° strato dell'elemento di tenuta mediante termofusione del compound della faccia inferiore e saldata sui sormonti sempre per termofusione ottenuta con fiamma prodotta da bruciatore a gas propano.
Le sovrapposizioni delle giunzioni di saldatura dei teli della membrana saranno di 8-10 cm in senso trasversale (giunzioni laterali) e di 12-15 cm in senso longitudinale (giunzioni di testa).
I rotoli del 2° strato dell'elemento di tenuta verranno posati longitudinalmente a quelli del 1° strato, con uno sfalsamento trasversale avente dimensione => a quella della larghezza della giunzione di saldatura.
Le giunzioni di testa del 2° strato avranno uno sfalsamento longitudinale, rispetto a quelle del 1° strato, con dimensione => a quella della larghezza della giunzione di saldatura.
6) Strato di separazione e protezione in doppio film di polietilene a bassa densità (LDPE)
VAPORFOIL, spessore 20+20/100 di mm, posato a secco sullo strato precedente, con sormonti semplicemente sovrapposti per circa 20 cm e sfalsate tra i due strati.
Lo strato risvolterà in verticale per un'altezza pari allo spessore della pavimentazione.
7) Strato di protezione pesante fissa in pavimentazione tradizionale realizzata in lastre modulari, idonee all'uso in copertura.
Consigliate:
• Piastrelle in clinker non gelivo.
• Spessore di almeno 15 mm.
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Cordiali saluti
Ufficio Tecnico ConsiEdilizia.it